Roma 23 Luglio 1831.        Caverni Aless[an]dro. L’aver ritardato a riscontrare alla vostra 30 Aprile ne fu motivo l’assenza del Sig. Ricordi che trovasi a Londra ed a cui ho rimesso il vostro progetto onde intenderne l’opinione. Essa è qual io me l’aspettava, cioè che non gli è possibile d’accettare il progetto espresso in d.^a lettera. Tutti quelli che hanno della musica in deposito hanno a loro carico assoluto le spese comprese anche quelle che costerebbe il ritorno della musica da rimandarmisi alla fine del deposito stesso. D’altronde se dassi la musica estera a tanto sconto verrei a perdere su questo non poco, per cui riassunti tutti i punti in esame non è possibile la cosa; piuttosto vi accrescerò al quanto lo sconto quando voi vogliate prendere per vostro conto proprio. Quando poi ciò non vi convenga fate il piacere di passare al Sig Castagnola la musica che vi rimane di mia proprietà, ed a mandarmi per Diligenza quella miseria che importa il venduto da voi. Mi lusingo però che all’offerta d’uno sconto maggiore voi vi risolverete a rinnovarmi le commissioni come facevate una volta. Riguardo ai Quartetti di Gambaro io non credo che esistano altri fuor di quelli che già possedete, non mancherò però di farne dimanda all’estero. Io intanto nè ne posseggo, nè ne conosco. Ed in attesa etc.