Napoli 17 7bre 1831. Andreatini Luciano. Rispondo alla preghiera sua del 30 p° p°. I lamenti che ella move verso di me per aver preteso un compenso alla stampa de' suoi lavori, le parranno certamente giusti, perchè a lei non le può venire in mente il riflesso che costrinse me ad agire in tal modo. Delle sue composizioni edite da me io non posso vantare la proprietà in cotesto regno, dov'ella è conosciuto e dove per questo se ne potrebbero [****] di più, ed intanto compiuta da me l'edizione, gli Editori Napoletani me la ristampano quando il pezzo è già trovato di sicuro incontro, e mentre io ho corso il rischio della edizione essi ne colgono il miglior frutto. Mi assicuro la proprietà delle sue composizioni nello Stato Napoletano, in modo che ne nessuno possa ristamparle ed allor anch'io le stamperò senza farle pagar niente, e le fornirò gratis un dato numero di copie. Se questa cosa è compatibile con cod.^te leggi, e quando io mandi costì un suo pezzo da me stampato si opponga a che nessuno me lo ristampi ed io sarò contentissimo di farmi il suo editore come ora le dissi. Da questa riflessione vedrà che non fui troppo avaro nel chiederle un compenso che non le chiederei certo ove ella mi difendesse costì la proprietà ch'ella fosse per cedermi. Fece richiesta della salute del di lei sig^r zio sig^r Perni, ho il piacere di dirle che sta bene e che assicurò che le avrebbe scritto. Intanto nella speranza di vedermi fav[orito] etc.