Venedig
Elettrico amico.
Scrissi già al Dominicetti d’annunciare a te e al Ponchielli il mio ritorno. Fra dieci giorni, al più, sarò nelle tue braccia coi quattro atti che bollono e strabollono nel mio cervello. Sarebbero già cotti da un pezzo se il Mefistofele bolognese non fosse venuto a interrompere invano il mio lavoro. Il 3° è già quasi tutto completo, non farmi perder tempo a copiare il 1° e 2°; ho bisogno d’aver tutto sott’occhi per ben concludere l’azione. A voce le cose s’intendono meglio, fra dieci giorni non più, vedrò te e Ponchielli, scrivimi se a Milano o sul lago.
Sta sano e lieto, saluta l’amico maestro, e non rompermi più le tasche colla pila del
Volta
tuo
affezionati[ssi]mo
Arrigo
[Venezia 8bre 1874]