15 Nov.
Genova
Caro Giulio.
Rispondo tardi alla tua lettera perché ebbi infinite faccende da sbrigare, ti prego di perdonarmi.
A due riprese ho parlato al Maestro della traduzione che ti preme, ma il Maestro non mi pare molto immedesimato di questa urgenza; io non ho creduto di dover insistere.
Da domani in poi il mio indirizzo sarà:
Pegli. Villa Rostan
Ti prego di fare in modo che la Gazzetta musicale mi sia spedita colà.
Tanti buoni saluti a te ed ai tuoi.
tuo aff.mo
Arrigo
P.S. Dirai al Tornaghi che ho ricevuto le mille Lire speditemi per mezzo del Banco di Napoli e tanti buoni saluti anche a lui.