Date: 29/12/1881



Place: Torino

ID: LLET000164




Torino 29 Dicembre 81

Caro Ricordi, 

Ho uno di quei raffreddori che danno la febbre; ieri fui in letto tutto il giorno e tenni giorno e notte e tengo ancora il collo fasciato con una cravatta idropatica che deve a sentire il medico rimettermi in voce. Il fatto è che non posso parlare e che chi mi vuole sentire deve venirmi proprio daccanto. Come si fà? Mio fratello che è medico mi dice essere impossibile che Domenica io possa leggere in modo da farmi sentire, senza contare il pericolo che correrei a discorrere per un ora di fila, coll'inferno che ho in gola. Però mio fratello non è il medico curante, e questi ieri mi lasciava ancora qualche speranza. Verrà verso sera e vi darò per telegramma il suo verdetto, ma temo assai che non mi sarà favorevole. Come fare? Rinviare la lettura al giorno dell'Epifania? Ma, non sarebbe meglio evitare quel giorno in cui il pubblico è distratto da mille altri pensieri? D'altronde, io fui in letto due giorni, nei quali non mi fu dato lavorare. Se leggo il giorno dell'Epifania, non mi avanzeranno che 10 giorni fra la 3a e la 4a Conferenza, e temo che siano pochi al mio bisogno. Badate però che bisognerebbe altrimenti saltare un quindici giorni, cioè leggere la terza il giorno 15 e la 4a il giorno 29 Gennaio, perché l'8 è fissato a Torino e non lo posso rimuovere. 

A me, mi verrebbe più comodo così; anche per aver tempo di rimettermi bene perché non vorrei ricascare nelle presenti difficoltà. Ma se stasera il medico mi desse licenza di leggere Domenica! Ma pur troppo non oso sperarlo; mi sono scarnificato il petto a furia di papier Riggolot ma non servì a nulla. 

Stasera vi manderò il telegramma che vi giungerà prima di questa mia, e nello stesso tempo avvertirò i giornali del fatto. Se quando vi perverrà questa lettera non avrete anche ricevuto il dispaccio, sarà segno che le cose volgono in meglio e che Domenica leggo. 

Non potete credere quanto sono crucciato di questo impedimento ma non ci ho colpa nessuna ed è inutile cercare di andare contro all'impossibile.

Aspetto un vostro consiglio. Perdonatemi le continue seccature e credetemi

Tutto vostro 

Giuseppe Giacosa

P.S. Ho veduto il Ponchielli una volta sola: fui a cercarlo sul palco scenico, in tempo di prove. Volevo tornare per rivederlo e per udire la Gioconda, ma il malanno che mi soppraggiunse mi tolse di farlo. Da tre giorni non esco di casa. Favorite aggradire i miei auguri, e recarli alla vostra signora. 

G.G.

Transcription by Veronica Mondoni

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 210 X 135 mm

Letter name LLET000164