Li 20 maggio 1902

Caro Sor Giulio, 

Due parole per non perdere tempo. Bisogna che voi rivediate i testi della vostra storia. Non è già il 2° atto che Giacosa doveva finire col Luglio 901, ma il 1° il Primo, il Primo. 

Tanto è vero che il primissimo abbozzo del secondo o meglio della prima parte del secondo fu letto dall’Illica nello studio del Comm.re Giulio Ricordi, o negli ultimi giorni dell’Ottobre o nei primi del Novembre. E non ebbe intera l’approvazione del Puccini, tanto che l’Illica dovette riportarlo in campagna e rifarlo. E intanto il Giacosa ritoccava il primo secondo certi concordi suggerimenti del Sor Giulio e del Puccini. 

Quanto poi alla prima parte del 2° ( che diventò poi per mio consiglio, il 2° tutto intero) quel calunniato Giacosa, la lesse compiuta ed ultimata nel Febbraio 1902. E li per li fu approvata salvo introdurvi l’episodietto della minaccia a Goro. Ma poi, prima che io avessi in mano i due quadri del terzo, il Puccini volle nuovi mutamenti al 1°. (nientemeno che tutta la scena finale, duetto d’amore, rifatto di sana pianta) e l’intero rifacimento della seconda metà del secondo atto. Questa è la storia vera, genuina e documentata. E dopo di ciò punto offeso e molto dolente di esservi ragione di dispiacere, ma sicuro della mia innocenza, vi stringo cordialmente la mano. 

G. Giacosa