[5/94]

Egregio Signor Giulio,

Ella crede proprio che quando avremo messo insieme il Quartiere Latino Puccini ne sarà contento? Mi permetta di dubitarne. Non vi è peggior cieco di chi non vuol vedere - come non vi è uomo più incontentabile di chi trova piacevole da dar da fare agli altri per evitare di fare altrettanto.

Mi pare che è l'ora di tagliar corto e di venirne ad una. Onde ho pensato di buttar giù una nuova tela - uno schizzo - fatta però sulla già esistente - tenuto conto di quanto desiderava il Puccini (gli episodietti) e di quanto si era deciso io e Lei, con piccolissime modificazioni raccolte, come si suol dire, per via.

Vi unisco una pianta della scena - tutto a praticabili. Veda e giudichi! Quei tre segni neri avanti al Momus rappresentano pali e festoni infiorati e illuminati come Ella può vedere in quel libro =Mon vieux Paris= onde isolare i Bohèmes. Puccini su quanto si è già fatto del Quartiere Latino esamini la nuova tela e.....la si decida!.dicono dalle sue parti.

A me la presentazione di Musetta mi va, perché allora è giustificata scenicamente la presenza e l'intervento del sergente - caso contrario, anche correggendo come si era detto, mi pareva un personaggio inutile.

L'altro giorno ero venuto per dirLe di questa mia idea invece di accingermi subito ad un lavoro di rifacimento...che forse - ahi - sarebbe poi risultato inutile, e per informarLa di aver dovuto consegnare a Franchetti, oltre alla tela mia anche l'originale di Sardou o meglio il copione della Tosca - perché nella mia tela al Sardou vi erano accennate solamente le scene.- A Sardou naturalmente poteva bastare - ma per Franchetti è necessario di ricorrere al testo.

Barilati mi scrive da Napoli insistendo pel mio ritorno a quei paraggi essendone venuto via anche il Sonzogno. Se dovrò ritornarvi, molto probabilmente vi ritornerò il 18 o 19 corrente. Anche di questo volevo avvertirLa, e chiederLe quando torna Puccini. Tornasse prima almeno!-

Suo aff^mo

Illica