[Agosto 1896]
Carissimo Signor Giulio,
Carta che vai buste che trovi!= Sono a Pesaro in una specie di villino bello, alto, circondato di verde con grandi mosche e dove il mettere insieme un pranzetto da N° 5 piazza Fontana è terribile problema.
Jeri mi sono fermato tutto il giorno a Pesaro - Mascagni mi ha fatto sentire gran parte dal 1° e 2° atto - dico gran parte ma ben lontani dall'esser tutto. Siamo avanti e indietro nello stesso tempo ma bene.
Ad ogni modo mi affretto a dirLe che, malgrado i soliti piccoli mutamenti, concisioni, modificazioni di tempo etc...etc. Mascagni fa realmente una cosa nuova e bella. Il tipo di Kyoto, comico ma di una comicità tutta sua - il tipo di Osaka, l'annojato signore e gaudente, sono riuscitissimi. Vedrà! nel 2° atto il parlare sottovoce quando Iris dorme trovatissimo, nuovo.
Il duetto dei paraventi - lungo e che non mi piace nel principiar suo - quando si svolge è riuscito; il paravento della “piovra[“] detto da Iris è di grande originalità e di non dubbia potenza drammatica. Bellissimo (e questo si sapeva) il coro del bucato e l'inaffiare dei fiori del 1° atto, ma quello che forse è riuscito da sorpassare quanto ne pensavamo è il teatrino. Non ho sentito che la seconda parte ma è fatta colla disinvoltura scenica del 2° atto del Ratcliff.-
Mascagni non fa come Puccini che fa procedere simultaneamente l'idea musicale e il suo sviluppo vocale e istrumentale, cosicché quando Puccini dice = Ho fatta la prima scena! = si intende che è scritta, musicata, istrumentata, pronta alla copisteria, - Mascagni non scrive che pochi appunti, lavora sul libretto.- al primo momento ciò mi ha sorpreso e ho dubitato di un trucco samaresco - cioè come quando Samara ha suonato la nona di Beethoven e ha fatto credere a Sonzogno che era il preludio dell'ultimo atto delle Martire, ho creduto cioè che Mascagni, invece, improvisasse. No, non è così. Ha ripetuto più volte la stessa cosa esattamente colle stesse osservazioni e, portandovi delle modificazioni le eseguì poi colle modificazioni.
Gli ho domandato - ammirando la sua memoria - se non gli tornava più rapido il fermare le idee...et...Mi ha risposto che scriverà dopo la impressione che ne avrà provato Lei.
Infine lavora sul serio e vuol fare un lavoro serio - È un Mascagni nuovo! È un Mascagni al quale ha giovato non poco il Liceo di Pesaro! È un Mascagni ben diverso....infine è il Mascagni di Ricordi.
Pesaro è in festa - per Mamiani, - con monumento etc..intervento di ministri, Gianturco etc...
Il 16 è la inaugurazione. Mascagni spera nella di Lei venuta. Ella e Gianturco sarebbero ospiti di Mascagni. In una bagolata.....si dicono tante cose e...se ne preparano tante altre! - Venga dunque, carissimo Signor Giulio, da parte mia Le assicuro che tutta la musica di Iride e tutto il lavoro musicale Le farà l'impressione profonda che ha fatta in me - e noti che è necessarissimo che Ella lo senta perché qua e là...etcetera....etcetera.... e lo sa anche Mascagni che desidera vivamente vedere che impressione Ella ne riporterà.
Io....venderei volentieri per niente le mie gambe e i miei piedi a qualcuno. Che dolori, diissimo iddio! In via Pasquirolo devono camminare però su gambe anche più malandate. A Mascagni non fu pagato l'ultimo trimestre; il Zanetti pagato a cambiali non fu pagato, peggio, pare che ne abbiano lasciata protestare una, Sonzogno cerca di sciogliersi da tutti i suoi impegni presi, le 20000 Lire a Sardou per Fedora una frottolissima!. Ho più niente da dirLe? Mi pare di no, onde La lascio salutandoLa affettuosamente e rinnovandoLe la preghiera di venire. Che giornata che si passerebbe.
Del resto anche Mascagni Le scriverà.
Jeri ho assistito alla messa in scena del 1° atto della Bohème nel teatrino del Liceo Rossini.
Domani dio sa che strage fa il doge nella macchia di Migliarino - E' l'apertura della caccia
Suo affmo
L.Illica