Caro Tito
Parigi 29 Dic. 1856.
Ti ringrazio de' tuoi buoni augurj che io e la Peppina contraccambiamo a tutta la tua famiglia, e ben di cuore–
Non si parli dunque più del Teatro Italiano e lasciamo per loro il piacere di ruinare le mie opere.
Ti prego di mandare a Firenze l'ordine a Johaud di pagare 200 franchi alla Sig. Livia Zanobini o chi per essa–
Di più ancora pagare trecento L.[ire] aus.[triache] alla Sig.Rosa Strepponi o chi per essa, quando si presenteranno con un mio biglietto–
Ti scrivo poco perché vado alla prova all'Opéra. Siamo alla vigilia e respiro. Addio add-
G.Verdi