[27 Novembre 1868]

[a Giulio Ricordi]

[…] veder finire Alvaro così rassegnatamente? Io vi ho i miei gran dubbj che forse aumenteranno o diminuiranno a mente più riposata. Intanto Ghislanzoni giudichi, e se non gli piace, cerchiamo ancora. ––

Se Ghislanzoni stà ora bene, e se decidete venire a SAgata, fatelo subito, perché Mercoledì della settimana entrante devo andare a Cremona. Qui accomoderemo anche l'altro Duetto della prima sfida e troveremo il sito per far conoscere al publico [sic] come, quando, e perché Alvaro è diventato Frate. Ho bisogno anche di ritoccare il Finale del Terzo atto: È un po' sconnesso; vi son troppi motivi, e non uno che domina. Portatemi quindi una partitura Piano Forte e Canto, ed un libretto.

Portatemi tutti gli articoli belli (se ve ne sono) che son stati fatti dopo la morte di Rossini. Quelli che ho visto, senza escludere anche quello del vostro corrispondente, son ben poca cosa. Lodi smaccate, senza profondire nulla, e senza vastità di vedute, e senza scopo per l'arte. Son pietre sconnesse accumulate sopra una tomba, perché rotolino sulla testa dei viventi. Miserabile scopo! e miserabili onori renduti [sic] a Rossini!!

a Rivederci – Addio

G.Verdi

Transcription by Archivio Ricordi


Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 210 X 135 mm

Letter name LLET001007