Genova 28 Mar[zo] 1872

C.[aro] Giulio

Ho visto il Prof. Schanz. È stato quì mezz'ora . . .è partito, e va benissimo.

Speravo stamattina dettagli in lettera di Pantaleoni e Barberat: questi dettagli mi potevano servire per Parma e per Napoli ...non gli avete mandati, e stà bene ancora.. Vedo nel Pungolo che Pantaleoni cercò di dare al Re Etiope un tipo diverso da quello di Pandolfini . . . . . . che vuol dire che ha dato a quel carattere selvaggio un'accento slombato, floscio, come aveva previsto...E Questo si chiama creare?!! dica la critica. È sempre la stessa storia!..e si parla tanto d'arte e di Creazione quando si concede facoltà a qualumque imbecille di creare!! Evviva la critica!!. E dopo il Duetto chiamato tre volte?. onore mai concesso a Pandolfini che pure, malgrado alcune provincialate, diceva benissimo!.. Evviva il Pubblico!! Gran bella cosa il Teatro!!! Evviva sempre!!!.

Quando mandate le trombe dritte a Parma? Rossi le aspetta . . .

Cosa avete sostituito al De Giuli? Badate bene che al tre si devono assolutamente cominciare le prove perché io non ho tempo da perdere; e d'altra parte voglio che le prove sieno fatte bene. Disponete dumque e scrivetemi o telegrafate subito.

Avete visto la Sig^a Gianello[?] ?

Vi raccomando di nuovo.

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                                           G Verdi

P.S. Ricevo la vostra adesso che son le tre. Lascio quel che è scritto sopra, e se Pantaleoni è un buon Amonasro tanto meglio. Lo sentirò; ma temo bene di trovarlo molle e floscio come il suo muso.

Per carità fate presto per il Re di Parma. Ripeto che il tre si devono assolutamente cominciare le prove se si vuole andare in scena almeno il 20. Poi io voglio andare in campagna!!!