[aprile 1874]

Giovedì

Caro Giulio

Avete fatta una concessione che non dovevate fare. Vedo che dalle mie parole e dalle poche cose che avete viste quì non avete afferrato tutta l'importanza e tutta la difficoltà di questa Messa.

Il tempo è strettissimo e per andar bene ci vorranno prove ben fatte assai. Guai se qualcheduno si ammalasse soltanto per 48 ore non si và più. Ma se voi l'avete accordato sia pure, ma badate che sia combinato il Contratto in modo da poter incominciare le prove con tutti i Cantanti la mattina del 9. immancabilmente! In quanto poi pel 23 non mi riguarda affatto, ma temo che questo possa suscitare difficoltà perché non credo che né la Stolz né la Valdman vorranno partire la sera stessa poche ore dopo finita la Messa. Evitate le difficoltà perché il Cairo è troppo lontano per scioglierle prontamente, e d'altronde io domando a voi seriamente di finirla una volta perché a me pare perfino una canzonatura.

Se al Ronzi non conviene lo dica addirittura e sia finita!-

La Messa ha quasi 1. ¾ di musica, quanto la Norma. Le difficoltà sono grandi e mi spaventa il latino. Vi assicuro che mi dà molto a pensare quest'affare perché il tempo è troppo stretto. Quella benedetta Valdman che si và ad imbrogliare!! - -

Dumque non più parole e fate presto.

Avete pensato ad Avamburo? E Bagagiolo?

Scrivetemi e tenetemi a giorno con lettere con telegr. et.. ad ad

G.Verdi