Genova 9 Dic 1892

C. Giulio

Ho creduto bene di non domandare nulla a Franchetti, e domani Garbin ed Alimondi saranno a Milano. Corsi non credo, perché è indisposto!

Peccato! Ora che incominciavano a capire qualche cosa, se ne vanno; e così quello che si è fatto è perduto! Garbin specialmente che ha tanto da fare anche con un pezzo nuovo nel Colombo, dimenticherà tutto quello che gli ho insegnato. Io m'auguro che Pini Corsi venga presto a Milano, e vorrei che Garbin andasse ad alloggiare con Lui, che l'Impresa, obbligata o nò le mandasse (a Corsi) un piccolo Piano Forte per far studiare Garbin. Si è parlato qui di questo, en passant e Corsi come si è prestato qui con molto zelo, e mi è stato molto utile si presterà anche a Milano. Voi mio caro Giulio avete l'aria di non essere persuaso dei miei dubbi manifestati in qualche altra mia lettera, ma badate che non è da scherzare affatto affatto.

Una idea non buona è quella di dare il Rigoletto! L'idea prima di dare Colombo, e poi Lucrezia era migliore. Nelle sere della rappresentazione della Lucrezia i cantanti miei erano liberi; col Rigoletto nò.

Infine le cose zoppicano un po', e non vanno come vorrei. Potrebbe darsi che Noi ci trovassimo in grande impiccio più tardi...

Addio per ora

Vos

GVerdi