Date: 10/1/1850



Place: Parma

ID: LLET002545




Stimatissimo Sigr. Giovanni

 

Ho ricevuta la sua lettera del 4 ed ecco che io cerco servirla del mio meglio. Ho un poco tardato a rispondere perché così posso darle le notizie anche della Linda. Credo di essere stato giusto nel giudizio che do degli artisti, tuttavia non andando io mai a Teatro e non avendo sentito nulla mi sono affidato ad un mio amico dell’Orchestra che ha fior di buon senso e d’istruzione.

_____________________________________________________________

Parma, 10 Gennaio

Il Teatro di Parma in questa stagione di Carnevale ha mezzi più che sufficienti per offrire uno spettacolo interessante. Si dee attribuire soltanto alla poca volontà di divertirsi se non è molto frequentato, come anche se l’esito del Macbeth non fu quale poteva essere in altri tempi.

Il Sigr. Ferrario (Protagonista) che ha voce simpatica, pieghevole, e passabilmente robusta, non ha saputo trarre tutto il partito che offre il personaggio di Macbeth, drammaticamente parlando, siccome pure la smania fastosa di voler far sentire di continuo una voce tonante, lo rende un poco monotono. Il Sigr. Ferrario ha mezzi per addivenire un artista distinto, e solo che si moderi alquanto si porrà sulla via d’arrivarci. Lo consigliamo ancora allorché intende di cantare delicatamente di non incorrere nell’altro eccesso, emettendo sì poca voce che quasi non lo si sente. Un ultimo avvertimento. Quando ei vede lo spettro di Banco alle parole «Ah che non hai più vita» si ricordi che la sua voce è talmente disgustosa ed accenta in modo che s’avvicina al ridicolo, e dove ei credesse mai d’esprimere l’angoscia in cui trovasi lo spaventato Macbeth si accerti che prende un granchio madornale.

La Sigra. Salvini – Donatelli è artista sotto ogni aspetto pregiabilissima. Voce bella, abbastanza voluminosa, incisiva all’uopo, nitidissima ne’ suoni acuti, ed agile molto. Ella eseguisce con precisione ed il suo sceneggiare è nobile e giusto. Se non temessimo di mostrarci ingentili col bel sesso, la pregheremmo di abbandonare quel trillo fra le note fa sol nel Brindisi. che

Il Tenore Sigr. Bozzetti non possiamo giudicarlo fondatamente perché in quest’opera la sua parte è troppo meschina. Tuttavia nel suo Andante del Atto 4.° ei ci fa sperare che il suo metodo di cantare sarà squisitissimo.

Il Personaggio di Banco (Sigr. [Gorè]) non è di molta importanza nondimeno è rappresentato assai lodevolmente.

I Cori sono in numero di 50. Le venti donne mancano di voci Soprane, per cui le note d’armonia de Contralti impediscono non poche volte che si senta la melodia. In quanto ai 30 uomini, noi siamo d’avviso che gli è meglio pochi e buoni che molti ed incapaci o non [coranti]. Gli è un fatto che meno qualche raro momento dei Pezzi di concerto, noi non ci accorgiamo dalla che vi sia differenza dagli altri anni quando i Cori sommavano circa la metà. L’orchestra come di consueto eseguisce con abbastanza di precisione, soltanto sono a desiderarsi alcuni accompagnamenti pianissimo come per esempio nel Duetto alle parole Fatal mia donna un murmure. Il Sigr. Maestro Direttore al cembalo pare avrebbe dovuto non permettere che alcun tempi non illanguidissero tanto. P(er) E(sempio) L’allegro del Pezzo di sortita di M Lady Macbeth è assolutamente sbagliato. Spettava ad esso pure far eseguire il Coro di Sicarj sottovoce il più ch’era possibile secondo l’intenzione del Verdi, e qui invece lo si canta come qualunque altro coro.

Le scene sono tutte immensamente belle e la prima è un capo d’opera.

Il vestiario piuttosto bello.                                                                                                       Parma 10 Gennajo 1850

______________________

Ieri (Mercoledì) andò in iscena Linda di Chamounix. L’esito ne fu lietissimo sebbene il Teatro non fosse pieno che per metà. Dobbiamo altamente rallegrarci colla Sigra. Salvini che interpretò il personaggio di Linda colla più grande verità. Il Pubblico l’applaudì molte volte ed ella lo meritava. Quest’opera le calza a meraviglia.

Non essendo nostro costume di parlare dettagliatamente d’uno spettacolo dopo d’una prima rappresentazione ci riserbiamo di dare ai nostri gentili lettori il nostro coscienzioso parere in un altro articolo. Tuttavia non vogliamo possiamo astenerci dal dire che il Tenore Sigr. Bozzetti realizzò le speranze che avevamo concepite poiché egli canta deliziosamente. Il Sigr. Ferrario ebbe pure tratto tratto degli applausi, siccome la Sigra. Gaetanina Brambilla dalla bella persona e dalla voce bellissima fece conoscenza col Pubblico che l’incoraggiò e l’aggradì. Si merita lode anche il Sigr. [Gorè] che eseguisce preciso ed ha voce piena e simpatica.

_____________________________________________________

Da tutto questo gazzabuglio di parole si può benissimo, secondo me, cavarne un articolo. Ove abbisogni ancora di notizie la terrò a giorno.

Mi ha fatto molto piacere di sentire che il momento di travagliare non sarà molto lontano, io vorrei che fosse subito. La prego adunque Sigr. Giovanni di ricordarsi del suo Sanelluccio e metterlo al lavoro più presto che può. Io mi sento molto desiderio di comporre.

Tanti saluti a Tito alla Sigra. Peppina

e mi creda il suo aff.mo amico

Gualtiero Sanelli

 

 

(Indirizzo)

Sigr. Giovanni Ricordi

Editore di Musica

Milano

 

(il timbro postale riporta:)

PARMA

11

GENN .

1850

 

MILANO

13

GEN.

Transcription by Paola Meschini

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 250 X 205 mm

Letter name LLET002545