Date: 14/7/1850



Place: Torino

ID: LLET002553




Carissimo Sigr. Ricordi

Ieri ho ricevuto la sua lettera datata del 11 Luglio. Sento con dispiacere che vi sono delle difficoltà per combinare questo mio contratto, e la ringrazio però delle tante premure ch’ella si dà acciò questo abbia effetto. Di Libretti in pronto non ne ho che uno. Per un secondo però non mi sarà difficile l’averlo perché ho varj argomenti de’ quali uno in ispecie mi persuade molto. Il Libretto che è già finito totalmente meno qualche leggiero cambiamento da introdurvi si è «Don Cesare» Sebbene sia tolto dal Dramma francese «Don Cesare di Bazan» pure io lo credo quasi originale poiché coll’originale non incontra somiglianza che in due punti del Dramma. Si potrebbe anche cambiare il titolo e certo nessuno s’accorgerebbe a qual fonte fu preso. I Personaggi sono sei soltanto. Una 1.a donna e una seconda. Un Tenore ed un secondo. Un Baritono ed un Basso profondo. Secondo poi che avessi od un Tenore di gran peso od un Baritono gli scriverei la parte di Don Cesare. Il fatto succede in Ispagna a Madrid. Per il vestiario la spesa non sarebbe molta perché vi sono pochi travestimenti. Le Tele non sono che tre, una per atto. La scena del 2.o Atto dovrà avere una scalinata che conduce ad una galleria praticabile ecco la più gran spesa. Io credo in fine di tutto che sia un libro di minore spesa per l’impresa che qualunque altro di genere serio. Io ho già cominciato qualche pezzo d’insieme, qualche coro ecc. ma non avendo gli esecutori non mi piace di fare e rifare siccome succede quando si scrive per chi non si sa. In quanto alla spesa per andare io a metterla in iscena [sic], tocca a lei a fare la domanda poiché io sono obbligato d’andarvi a mie spese a norma del contratto. Hanno torto di scrivere da Firenze che si tratta di un Maestro principiante, perché le 2 Opere da me date colà escludono certamente l’epiteto che mi si applica.
Ella faccia tutto il possibile perché si combinino questi contratti ma alla peggio che uno non andasse a vuoto. Io non so bene, ma non mi pare che il Carnevale a Firenze sia stagione d’importanza. Sono forse in errore?
Ove le difficoltà non venissero pianate la Scala pel Carnevale non converrebbe? Ci vanno soltanto i tedeschi a quel massimo Teatro oppure come un tempo? Nel primo caso non ne faccio neppure parola. Infine ella faccia tutto quanto sta in lei acciò io possa lavorare, gli è ben vero come ella dice che la sola musica di Verdi è ricercata, ma in fine se colla 1.a opera che scrivo ho un successo clamoroso gli è un fatto che avendo già fatto qualche cosuccia potrò molto bene fare il suo ed il mio interesse.
Col desiderio di ricevere al più presto possibile sua lettera passo a rassegnarmi
Il suo aff.mo amico
Gualtiero Sanelli
Torino 14 Luglio 1850


(Indirizzo)
Sigr. Giovanni Ricordi
Editore di Musica
Milano

(il timbro postale riporta:)
TORINO
14
LUG.
50

MILANO
15
LUG.
 

Transcription by Paola Meschini
Named people
Giuseppe Verdi

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 225 X 168 mm

Letter name LLET002553