Mio caro Tito,

torno all’Eremo dopo un lungo viaggio, e trovo la tua lettera.

Ecco il consenso pel Vere novo.

Le «condensazioni» necessarie le eseguirò quando il maestro me le domanderà. Non vorrei ora fare un lavoro vano.

Camille Erlanger, l’autore di Aphrodite, da gran tempo mi domanda di mettere in musica «La Gioconda». Le sue insistenze son cresciute in questi ultimi tempi, tanto più che l’Opéra comique è pronta a rappresentare l’opera, ed è pronta anche una delle interpreti: M.lle Chenal.

Ricordandomi che tu un giorno mi parlasti della possibilità di trarre un libretto da quel mio dramma, ti chiedo – prima di intavolare altre trattative – se tu sia disposto a prendere in considerazione questo disegno.

Rispondimi un rigo perché io possa regolarmi.

Rispondendomi, mandami anche l’indirizzo dello Zandonai.

Ti abbraccio.

Il tuo

Gabriel

Arcachon: 13 agosto 1912.