[Su carta intestata della DIREZIONE del LICEO MUSICALE del COMUNE DI BOLOGNA, ma con depennatura dell’intestazione]

 

[a matita:] villino Aurora

 

Caro Tito,

convengo che quando mi proponeste 500 £ per le mie 3 liriche io accettai senz’altro – pure, basandomi sui nostri precedenti contratti d’altra musica che non quella da teatro, per la quale - oltre al prezzo di vendita, mi veniva costantemente attribuita una parte sui diritti d’esecuzione (40 %) – ho supposto che egual trattamento su per giù mi venisse fatto anche per cotesti miei ultimi lavori: vedo invece che no. E allora non mi resta che fare appello alla vostra nota equità: se credete giusto attribuirmi una parte di diritti d’autore, io ve ne sarò altrettanto grato in quanto che il mio consenso al semplice prezzo offertomi non ve ne fa alcun obbligo – loin de là – se no va benissimo così, riconoscendo il mio torto di non aver parlato a tempo debito.

Del resto voi sapete che i nostri contratti furon sempre stipulati in mezzo minuto – questo poi lo fu in un momento così speciale per me che non mi meraviglierei di avervi cedute le mie tre cosine a condizioni assai peggiori!.

In attesa di un vostro responso gradite i miei affettuosi saluti.

 

Vostro

- Franco Alfano -