Egregio Signore!

lo non ebbi mai in pensiero di occultarle cosa che mi risguardi, nè di allontanarmi da Lei senza prevenirla. Venni in Brescia chiamato dalla mia famiglia bensì munito di ricapiti pel caso che fosse presa la risoluzione per me di un giro di accademie, ma solo dopo il mio arrivo venne ciò stabilito da chi può comandarmi, per imperiose circostanze, alle quali rifiutandomi mancherei ai doveri di famiglia. Conosco il di Lei animo, come spero Ella conoscerà il mio, e quindi vorrà mantenermi

l'ambita di Lei benevolenza.

lo sarò a Milano tosto reduce dal giro nel Veneto, e i miei primi passi saranno diretti a visitarla.

Esiggo [sic] di più dal generoso di Lei cuore. Mi mandi lettere calde e possenti per Venezia, e le città intermedie segnatamente che valgano a farmi avere buone condizioni nei Teatri; le spedisca tosto perché il tempo stringe, ed al mio nome ferme in posta in Brescia, o se sono molte come plicco [sic] della Erariale o della Diligenza.

Le anticipo la mia viva gratitudine, e la prego di salutarmi il buon Tito, e la sua Signora, non che tutti i miei cari amici addetti al di Lei stabilimento.

L'accademia in Brescia mi ha fruttato Lire Austr.[iache] cinquecento nette, e ciò le sarà grato di sapere, perché so che mi ama -

Sarò sempre

Brescia 9 gennaio 1841

Dev.^mo Obbl.^mo Servitore

Antonio Bazzini