Date: 28/9/1872



Place: Bologna

ID: LLET004749




Bologna Piazza San Stefano 93

Presso il Dr Mandrioli

28 Settembre 1872

 

Mio Carissimo Eugenio

 

Da Napoli scrissi a Giulio per proporgli una quantità di musica di Violoncello, e siccome questi mi umiliò, nel non rispondermi nemmeno, io mi scoraggii [sic] e vedendolo al mio ritorno in Milano, non gli parlai di nulla, anzi mi promisi di non mai più seccarlo. Allora si trattava di musica quasi tutta da me composta da tempo. Ma ora che il mondo corre [****], mi ho composto un repertorio di Violoncello, e credo d’aver raggiunto lo scopo di restare italiano nell’essere severo.

Questo repertorio è composto di un concerto in sol minore, con accompagnamento di piano, o d’orchestra. Cinque Meditazioni Funebri Una Gavotta. Questa l’ho pure istrumentata per quartetto, onde darci più calore. Ho istrumentato la meditazione quinta, che è una marcia funebre. Quelli che l’hanno udita ne sono molto contenti. Il concerto, le cinque meditazioni, la Gavotta, debbono essere pubblicate quasi contemporaneamente, e non le darei in dettaglio. Io fra breve o qui, o alla Società del Quartetto di Milano, o in Germania, o in Lisbona, o in Spagna o in Parigi mi mostrerò con questo nuovo repertorio, specialmente a pubblici che già mi conoscono. Tutte queste composizioni costano mille franchi, e vedi che è più amor proprio d’arte, che bisogno di guadagno, che regalerei le partiture d’orchestra del Concerto, della Gavotta, e della Marcia funebre. Ho scritto a te, perché con la tua schiettezza mi facci la grazia di rispondermi subito, se Ricordi vuole, o non vuole fare con me questo affare. Solamente per mio interesse, e quello dell’editore dovrebbesi stampare subito, ché suonandoli io, si trovino ai negozii [sic] di musica. Le Meditazioni poi, sarebbero un largo campo allo smercio, che si potrebbero ridurre, per Violino, per Flauto, ed altri istrumenti. E se desiderate quelle riduzioni le farei io stesso. Ti do la buona notizia che domenica scorsa, in un paese vicino Bologna, col violoncello feci un fanatismo, ed un successo che mai me ne ricordo l’eguale. Figurati mi bissarono tutto quel che suonai. La Fricci cantò la Serenata e la bissarono. La Violette des Alpes fu bissata, il corricolo pure. Ho dovuto arringare perché volevano udirmi ancora, e musica non avea più. Ciò mi rende facile un [sic] idea, che ho di dare alla fine di ottobre. Rispondimi subito.

Ama l’amico

Gaetano Braga

Transcription by Paola Meschini
Named people
Ricordi

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 210 X 135 mm

Letter name LLET004749