Paris, le 30 Ottobre 1876                                                                                35, Rue de Berri

al Signor Ricordi

Mio Carissimo Amico

Mi duole che per me la Casa Ricordi si trovi negli imbrogli con la casa editrice di parigi [sic] Duran Schenevork. Se quella casa ha una mia firma di cessione in regola per le melodie composte per la Signora Borghi-Mamo, lo deve alla mia ignoranza negli affari di quell’epoca, che regalai quelle melodie, mentre ora so che non si cede in iscritto una composizione regalata. Se vuoi avere un’idea di quanta leggerezza misi a firmare, che quelle melodie furono stampate alla fine del 1856, ed al principio del 1857 senza averne ceduto la proprietà, mentre qualche mese dopo firmai una carta con la data del 1856, epoca che quelle melodie non erano composte. La Borghi-Mamo cantò le canzoni Napolitane di quella raccolta al teatro italiano nel 1856, e la raccolta non era stampata. Oggi che in quelle melodie vi è la Serenata Valacca che pel suo successo ogni editore vorrebbe esserne il proprietario è [***] mentre l’autore non ha nulla mai. La Casa Duran Schenevork possedendo una mia firma, per la quale non ha dato mai un soldo, potrebbe ammettere che la legge facesse dei Consideranti, e per la giustizia delle genti quella pensasse a non tenagliare il compositore inutilmente. Io che sono l’autore non mi son mai lamentato che gli editori guadagnano, ne [sic] li ho mai molestati. Così desidero che quelli che hanno stampato la mia Serenata Valacca, non fossero attaccati, e dichiaro essere contento il giorno che nessuno si crede proprietario di quelle melodie.

Mille saluti a tutti

Gaetano Braga