35, Rue de Berri
Paris, le 22 Giugno 1884
Mio Carissimo Eugenio
Domani che è lunedì potrò correggere, e rimandarti le prove di Solo! Solo! Solo! Non guarderò che l’edizione del violoncello, perché quella di violino è di competenza assoluta di Rampazzini. Sappi che partirò da qui il 5. luglio. Per un solo giorno debbo restare a Milano. Dove conto essere dopo mezzo giorno dell’8. Il nove debbo correre a Giulianova, perché le notizie di mia famiglia sono piene di guai. Col permesso della casa Ricordi, vorrei depositargli un pacco di partiture, e parti di musica che se suonassi un giorno in Italia, non suonerei che con l’orchestra. Se non ti arreca incomodo, fammi sapere se posso prendermi questo permesso. Le visite che farò a Milano saranno pochine pochine. Tu però sei in quel ristretto numero. Spero poterti stringere la mano lo stesso giorno del mio arrivo, come quella dei Ricordi.
Tuo amico
Gaetano Braga
P.S. Mi saluterai Brosovich. E malgrado che mi tratta come l’ultimo dei mascalzoni, non rispondendomi mai, spero non far passare il giorno otto luglio senza riabbracciarlo.