Date: No date



Place: Trieste

ID: LLET004833




Trieste 27 Settembre [1857]

Mio Carissimo Amico

 

Jersera siamo andati in iscena coi pochi favorevoli auspici; essendo scandalosa l’esecuzione per parte dei cantanti. La prima donna me ne ha fatto di tutto. Pancani dimenticando la parte e gridando come un forsennato mi ha crocifisso tutta la musica; ad eccezione dell’Andante della sua cavatina che mi chiamarono fuori. Non ho voluto jersera telegrafarvi perché non sapevo se io; o i cantanti non piacessero. Aspetto questa sera ed in qualunque modo domani prima di questa mia riceverete un telegrafo. Pur tuttavia sono stato chiamato alla cavatina della donna, e quella del tenore e dopo la fine del secondo atto che per ispirazione di Dio ho fatto un brindisi nuovo il quale doveva piacere a dispetto dei santi. Ma se questo pezzo non fosse da me aggiunto i fischi si sarebbero intesi certamente Perché vi assicuro che una scandalosa esecuzione simile non esiste negli annali di teatro. Aggiungi che il pubblico era siggentissimo [sic] con tutti. Con tutto questo non posso dire che la musica non sia stata ben ascoltata con attenzione, e rispetto. Applaudita è stata la sortita del basso. Sono stato chiamato dopo la cavatina della donna, dopo l’andante della cavatina del tenore, e dopo il 2do atto. Il finale del primo che in qualunque cloaca di paese credevo potesse piacere è passato sotto silenzio per la infame esecuzione!.. La romanza del baritono al secondo atto è stata applaudita, il terzetto anche. Il nuovo pezzo furore. L’aria del baritono applaudita; il quartetto silenzio, perché [****] cantato. Il duetto finale che tutti contavano un pieno successo è stato stonato da Pancani e la prima donna, perciò silenzio. Così l’opera è finita senza biasimo e senza lode. Se l’avessero ben eseguita, e che l’opera fosse stata fischiata, mi avrebbe fatto meno dolore, di vedere se accolto con incerto giudizio il mio povero talento. È vero che tutti mi fanno sperare diverso esito questa sera e martedì più di tutte, perché gli Ebrei verranno poco oggi essendo domani il loro grande digiuno. Spero dunque mandarvi questa sera un buon telegrafo, in altro caso non vogliate spaventarvi di me, perché ho fatto quanto ho potuto per far bene. Ma i mezzi mi mancano. La donna, ho veduto, che è quella della mia prima impressione cioè una stonatrice.

Salutatemi Tito, e tutta la famiglia

vostro Amico

Gaetano Braga

 

 

[Dal contesto risulta che l’opera di cui si parla è l’Estella di S. Germano, rappresentata al Teatro grande di Trieste nell’autunno 1857, come riportato sul frontespizio del libretto edito da Ricordi probabilmente nell’anno medesimo (v. il sito Corago. Repertorio e archivio di libretti del melodramma italiano dal 1600 al 1900)].

Transcription by Paola Meschini
Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 213 X 135 mm

Letter name LLET004833