Amico carissimo,

Vigevano li 16. Febb.^io 1854.

È già più d’una settimana che vi ho indirizzata una mia, alla quale non riscontraste finora. Non può essere altro fuorché si sarà smarrita la lettera, epperò ve ne replico il contenuto.

Vi diceva adunque ch’io aveva pressoché ultimato il nuovo Spartito, che scrissi d’ordine e conto vostro a termini del nostro Contratto. Io amerei produrlo fino dalla Quaresima prossima alla Fenice di Venezia. Se potete proporlo voi stesso ai Marzi, bene: altrimenti, se vi pare più conveniente, mi metterò io stesso in corrispondenza con loro a tale proposito. Se non si riesce a ciò per la Stagione troppo avvanzata [sic], in allora desidero destinarlo per le scene della Scala nel Carnevale dell’anno venturo. La nuova Impresa sembra piuttosto propensa per Opera nuova. Spero non avrete grandi difficoltà a combinare la mia. Come vi diceva, ora vi replico che ho lavorato con tutto impegno e che il lavoro è riescito [sic] di tutta mia soddisfazione. Lusingandomi che possa avere felice esito e che voi pure ne possiate essere contento e soddisfatto, io vi animo a prendervi premura per esso e a darlo fuori in buona circostanza, come sarebbero le due accennatevi.

In attenzione di v.° riscontro, vi saluto e mi dico

V.° Aff.^mo amico

Ant. Cagnoni