Amico carissimo,

Vigevano li 14. Giugno 1857.

 

Avete ragione di scrivermi he non avevo ben maturata la proposta contenuta nell’ultima mia, che vi scrissi di tutta fretta in seguito a quella del mio amico Prudenza. Difatti, dopo più matura riflessione, ho visto che neppure per me sarebbe conveniente di lasciar produrre nell’attuale stagione il mio nuovo Spartito. Apprezzo le ragioni per cui voi non potete acconsentire alla fattavi proposta e sia essa come non fatta. Attenderò miglior occasione per dar fuori il mio lavoro e terrò all’uopo a calcolo la cortese esibizione che mi fate circa al ritornarmi la proprietà dello Spartito e relativo libro, riserbandomi perciò a darvi più tardi un definitivo riscontro. Per ora, come dissi, ho divisato di combinar nulla a Napoli.

Rinnovandovi i cordiali miei saluti, passo a dirmi

L’Aff.mo v.o amico

Ant.° Cagnoni