Mio car.mo Tornaghi,

Vigevano li 5. 6/64.

Ti prego d’un favore. Non potresti ottenermi da Ricordi l’anticipazione di tutta od almeno di parte della rata che non scadrebbe se non alla fine del p.° Luglio? Per mio conto non mi sarebbe occorso di disturbarvi, ma ora vi sono costretto onde accondiscendere alle brame degli artisti del Michele Perrin, e specialmente di Bottero, il quale desidera ch’io mi rechi a Firenze a concertare detta Opera per l’apertura d’un nuovo Teatro come già saprai. Non avendo pertanto denaro disponibile pel momento, penso bene di rivolgermi a Ricordi e tu sarai ben compiacente di ottenermi da lui tale favore, consegnando a mio fratello, latore della presente, la somma che ti ho sopra chiesto.

Addio, mio car.mo! Scusa la seccatura ed intanto ho il bene di salutarti e di dirmi di vero cuore

L’ Aff.mo tuo amico

Ant. Cagnoni

P.S. Ricevo ora la lettera di Ricordi. Consegno a mio fratello le due Partiture chiestemi ed egli si farà dare da Marcello il Libro corretto.