Amico carissimo,

Firenze li 22. 6/64.

Sono felice di parteciparvi la più lieta notizia del nostro Perrin andato in iscena jeri sera. La vastità del Teatro non impedì che il Pubblico gustasse anche la comedia oltre della musica [sic] e la mia Opera ebbe così anche qui a Firenze ottimo successo. Bottero è veramente sommo in questa Opera e moltissime furono le chiamate ch’io m’ebbi al proscenio a solo e cogli esecutori. Si volle il bis del Terzetto dei 3 bassi. Già fin dalle prove si pronosticava benissimo intorno all’esito e pare che la grande aspettativa sia stata pienamente appagata. Procurate di pubblicare presto le riduzioni perché tutti i buffi, tutti i Baritoni ed i Bassi serj vogliono conoscere la parte del Perrin. Certamente che nessuno potrà dirla al pari di Bottero; ma chi sa che qualcuno possa almeno avvicinarglisi e che l’Opera possa estesamente fare il giro de’ Teatri. Jeri l’egregio v.° rappresentante volle consegnarmi le 300 Lire e gli lasciai analoga ricevuta. Gradite i miei saluti estensibili al car.mo Tornaghi. I doveri alla degn.ma famiglia ed abbiatemi pel

V.° Aff.mo amico

Ant. Cagnoni