Sinalunga

9 7bre 1874

Caro Cavaliere Giulio

Ricevei la sua risposta sopra la domanda fattami dall’Impresa di Siena per la riproduzione del “Mercante”.

Detta risposta (omettendo tutto ciò che era confidenziale) la rimisi subito all’Impresa di Siena, e per ora non sò [sic] cosa abbino [sic] deciso fare.

Tornato dai Bagni di Rapolano ove sono stato per una settimana per vedere di rimettermi un poco in salute, ho trovato il Prologo del “Mattia Corvino” inviatomi per mezzo suo dal Signor D’Ormeville. Ne sono contentissimo; ed ho già principiato a mettere in carta qualche pensiero musicale.

Avevo (come le espressi) mezza intenzione di fare un viaggio in Ungheria, ma prima d’intraprendere questo viaggio che in questo momento mi rimarrebbe assai incomodo, oltre essere alquanto dispendioso, gradirei sapere se per mezzo suo potrei ottenere da qualche Editore Ungherese una piccola raccolta di musica Nazionale “cio è” [sic] Marcie [sic], Ballabili Canzoni Popolari ecc. Gradirei avere Musica Popolare e Nazionale colle rispettive epoche.

Ho avuto luogo di sentire in diverse occasioni delle buone Orchestre di veri Zingari Ungheresi, per cui ho piena cognizione del modo che viene eseguita, e del [sic] accento Nazionale che si dà alla Musica Ungherese.

Spero che il mio Mercante è in via di essere pubblicato in piccolo formato, secondo la seria promessa fattami nel [sic] agosto passato; e che ella s’occupa anche per una sollecita e buona riproduzione. Non posso dirle quanto soffro di vedere questo mio lavoro così negletto e abbandonato, e quasi arrivo a dirle che avrei desiderato che avesse fatto un solenne fiasco; perché a quest’ora non vi avrei più pensato, e avrei messo l’anima in pace.

Se io avessi fatto delle premure per cedere alla sua casa il mio spartito, potrebbero ora con ragione dire: facciamo il nostro comodo: ma caro Maestro, ella ben sà [sic] che le cose non stanno così! e non dico altro.

Mi rallegro moltissimo della meritata Onorificenza accordatale dal nostro amatissimo Sovrano, e con una stretta di mano mi dico

Suo Dev.mo amico

Ciro Pinsuti

Ill^mo Signore

Il Cav. M^o Giulio Ricordi

Milano