Camerino 1 8bre 79

Caro Tornaghi

 

Come avrai veduto dalla mia lettera, la notizia che mi hai data non m’è giunta inaspettata. È proprio una disgrazia! Certo a Roma vi sarebbe tanta buona disposizione, tante condizioni favorevoli alla andata in scena della mia opera da giustificare anche l’azzardare, ma pure un tenore ci vuole, ed un tenore sul quale si possa posare il maggior peso dell’opera, e, quello che pure è da tener conto, che possa resistere agli intrighi che non mancano mai ov’è Stagno. Sai dove andrà Masini dopo Pietroburgo? Si parlò con lui molto della mia opera, e sarebbe certo molto lieto di crearla. Quel Clodio scritturato a Roma lo credo proprio insufficiente per quella parte. Sono d’un umore perfido e, quantunque abbia tardato a risponderti, pure ancora non ho la calma necessaria per discernere il miglior partito da prendere in questa antipatica situazione. Ora sappimi dire cosa dove andrà Masini; se dopo Pietroburgo fosse ancora libero, saremmo a cavallo. Saluta Giulio ed il Sigr Tito. Tu ricevi una stretta di mano dal

tuo

F. Marchetti