54 L^r Mount st.

Dublino

20 Febb. 1881.

Egregio Signor Tornaghi,

Il Lisei mi scrive giorni sono che M^r Maas si rende adesso irreperibile, che non risponde a varie lettere in proposito della mia “Serenata” e che finalmente gli ha fatto sapere che trova il pezzo troppo leggiero [sic] per metterlo in una prima parte di programma, ma che lo proverebbe in una seconda parte di programma. Naturalmente trovo tanto strano questo modo d’agire. Il Maas si mostrò molto volenteroso di cantarmi la “Serenade” od altra musica mia, e mai mi fece sentire di condizioni simili a quelle che adesso impose quando lo viddi [sic] in Londra. Era perfettamente un affare conchiuso, ed egli conosceva che si sarebbe fatta uno speciale tiraggio di copie modificate per lui. Io cercherò di appurare meglio questo affare, che mi pare strano, straordinario.

Per la trascrizione D’Esposito, quello che mi dite risolve naturalmente la questione. Restituirò il manoscritto all’Autore, e nell’istesso tempo posso garentirvi [sic] che non ve lo avrei proposto se lo avessi creduto uno dei tanti pezzi destinati a rimanere in Biblioteca e di nessun uso commerciale.

Con la solita stima. Tutto vostro

Luigi Caracciolo