Napoli, 11 Sett. 1882.

11. Salita S. Anna di palazzo.

Gentilissimo Sign: Tito di Giov: Ricordi

Milano.

Il Signor Settembrini Alberto, Tenete di vascello, Ministero Marina, s’incarica di trovare la via opportuna per far pervenire alla Nostra Augusta Sovrana la copia dei [****] che Ella suggerisce.

Ho ordinato al Signor Pagliara la traduzione Italiana del Salamelic, ed egli la farà subito.

Io consiglierei Edizioni Speciali; cosiché [sic] avremmo: Salamelic in Napolitano, nel tono di La e di Sol, queste due Edizioni coll’aggiunta “Cantata con gran successo dalla Signora Matilde Mancuso”; Edizione Italiana, idem, in Sol ed in La, più riduzione per Chitarra e Mandolino con voce ad libitum e col testo Italiano.

Le ho spedito jeri la cessione del Salamelic e dei 6 pezzi a royalty.

Ho esaminato il modulo della nuova Convenzione, e propongo le seguenti modifiche.

Articolo 3^o Che il Signor M^ro Caracciolo dichiara di non aver ceduto, e di obbligarsi di non cedere a nessun altro che al Signor Ricordi le sue composizioni musicali da camera ad una voce sola, né in Italia né fuori per tutta la durata del presente contratto, che rimane fissato ad anni tre, a partire dal 1^° di 8^bre del 1882.

Articolo 4^o(passando su quel che precede) “dippiù gli pagherà una royalty di Cent. 20 per ogni copia venduta in Italia, e 2 pence per ogni copia venduta fuori delle composizioni incluse in questa Convenzione, regolando i conti ogni 6 mesi, entro il Gennajo ed il Luglio di ogni anno; regalerà al Sign: M° Caracciolo 10 copie per ogni tono di ogni pezzo appena pubblicati, e gli farà lo sconto etc. etc…

Articolo 5^o Invece di cent. 40, preferirei leggere “4 pence”.

Nella speranza che queste leggiere [sic] modifiche incontreranno la Sua approvazione, La pregherei di favorirmi novella copia col modulo così modificato, nel mentre passo a segnarmi

Con tutta stima

Di Lei devot.mo

Luigi Caracciolo