Roma, via Ennio Quirino Visconti, 11.

il 20/6/[19]23.

 

caro amico,

 

finalmente – se Dio vuole – sarò in grado di consegnar loro le cinque prime Sinfonie di Beethoven. Il manoscritto sarà pronto verso la fine corrente. E spero di dare le quattro altre entro la prima quindicina di luglio. Scusino il ritardo, ma – come Lei sa – quest’anno fui assente da Roma – e dall’Italia – da fine settembre a fine maggio. Dunque conto sulla loro indulgenza, e spero saranno contenti del manoscritto. I commenti che ho redatto sono – naturalmente – ben diversi da quelli delle Sonate, e sono sopratutto [sic] intesi a spiegare la plastica delle sinfonie ed illustrare in pari tempo la loro genesi e la loro estetica.

Ho terminato in questi giorni tre liriche per soprano su poesie trecentesche italiane. Sono assai contento di questo mio lavoro, e credo che – grazie alla sua semplicità e spontaneità – è destinato a sicuro successo. Mi dica se debbo inviar loro il manoscritto in lettura.

In attesa di Loro notizie, La prego di ricordarmi alla Signora ed a Valcarenghi, e di credermi sempre il Suo aff. amico

Casella