Napoli, 28 Ottobre 1913

 

Egregio Commendatore,

 

Le spedisco oggi – in plico raccomandato – un mio libretto in un atto “Bolero”, che ho scritto in questi giorni. Lo sottopongo al suo giudizio e le chiedo – nel caso ch’esso sia favorevole – che voglia interessarne il Mo Puccini. Ho letto, in alcune sue interviste da Vienna, ch’egli ha rinunziato a uno dei tre libretti in un atto che aveva deciso di musicare. Potrebbe il mio sostituirlo? Capirà che non potrei sperare fortuna migliore.

Gradisca i miei più cordiali saluti. Suo devmo

 

Alberto Donaudy.