Date: 9/9/1919



Place: Napoli

ID: LLET006667




Napoli, 9 settembre 1919

 

Sigg. G. Ricordi & co.

Milano.

 

Ho ricevuto sin da tre giorni i due bozzetti della scena col III atto del “Ramuntcho” e ho atteso fin’oggi una vs. lettera che certamente li avrà accompagnati ma che a causa dell’ostruzionismo postale mi sarà dato leggere chi sa quando. Mi affretto quindi a rimettervi i due bozzetti che ho trovati di mia piena soddisfazione essendo in essi assai logicamente risolto il problema del pellegrinaggio a Lourdes. Fra i due ho prescelto quello da me contrassegnato col n°1, anzitutto perché evita la scena divisa e poi perché consente una maggiore ampiezza al patio e rende più concentrata tutta l’azione che nell’altro bozzetto verrebbe divisa in due ambienti separati dal muro.  Ho solo qualche lieve osservazione da fare, ma di secondaria importanza.

1° La porta a destra del Patio, opportunamente ideata dal Sig. Stroppa, deve fungere da porta d’entrata dalla strada e sarà perciò praticabile con due battenti da aprirsi preferibilmente all’esterno. Rinunziando alla scena divisa del 2° bozzetto la quale contiene una porta d’accesso dalla camera al Patio (porta che nel bozzetto prescelto è dolo dipinta) è essenziale creare questo altro accesso diretto e chiudibile; dalla strada nel patio e che mi sembra indispensabile onde non rendere ineseguibili alcune azioni indicate nel libretto o senza logica parole dirette come p. es. quelle di Franchita: “Bussano. Va ad aprir”. Se la porta è spalancata e per giunta dipinta come mai si sarebbe bussato? È poi necessario che Ramuntcho entri per questa porta anziché attraverso il Patio. Il pubblico infatti dovrebbe accorgersi di lui solo quando è in scena sul vano della porta. Altrimenti lo vedrebbe prima della madre a discapito della sorpresa e del conseguente effetto.

II. I capitelli che reggono le colonnine sono troppo ornamentalmente belli. Li desidererei più rustici dato che è una casa di campagna.

III. Non [parci alieno?] (se possibile architettonicamente) di eliminare le colonnine di mezzo fra i due platani.

IV. Al di sopra dei due battenti della porta dipinta, fra questi e il tetto, resta uno spazio che non comprendo da che cosa sarebbe ostruito qualora la porta (per una ipotesi, naturalmente) venisse chiusa.

Sono poche lievi osservazioni che non tolgono nulla al complesso del bozzetto che trovo eccellente e di cui faccio i miei rallegramenti all’egregio artista.

Il vs. Comm. Clausetti mi ha preannunziato in data 14 Agosto una lettera che sarà probabilmente quella che accompagna l’invio dei bozzetti e mi ha detto che possedete la fotografia richiestami. Per la dedica diedi a suo tempo indicazioni al sig. Albinati. Ad ogni buon fine ve la ripeto. Alla memoria di mio padre. Sono in attesa delle bozze di stampa del libretto che mi avete promesso di mandarmi appena pronte. Ignoro a chi avete dato l’incarico dei figurini per i costumi. Nel 1914 si pensò a Caramba che lesse anche il libretto ed ebbe un colloquio con me al suo studio. Ad ogni modo vi avverto che consegnai allora al Com. Tito Ricordi alcuni figurini, da me ritagliati da stampe basche, nei quali sono preziose indicazioni per creare i costumi dei pelotari e di altri personaggi. Questi figurini furono per qualche tempo presso il Com. Clausetti che li avrà forse conservati. Essi possono essere utilissimi. Vogliate tener presente, onde comunicarlo al bozzettista, che i costumi baschi non debbono essere i contemporanei ma i classici ancora in uso un mezzo secolo fa. Ciò dal libretto non emerge. I baschi di oggi vestono come noi. Nella mia opera invece debbono vestire come i siciliani nella “Cavalleria rusticana” a parte quell’inconcepibile anacronismo del berretto di bersagliere di Turiddu.

Perciò anche il costume di Ramuntcho al III atto sarà la divisa di Sergente dell’infanteria di marina francese dopo la caduta del 2°impero p. 271. Le suore del 2° atto debbono portare la tunica grigia, mentre quelle del 4°, la Badessa s. Valentina e Graziosa avranno la tunica bianca.

In attesa di ricevere le vs. comunicazioni annunziate mi vi porgo, coi più vivi ringraziamenti per aver aderito con tanta sollecitudine al mio desiderio di modificare la III scena, i mei cordiali e distinti saluti.

 

Dev.mo Stefano Donaudy

Transcription by Serena Dazza
Named works
Ramuntcho

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 180 X 140 mm

Letter name LLET006667