Milano, 25 Settembre 1863.

Pregiatissimo Signor Professore.

Le dissi che sarei andato in campagna per qualche giorno onde ristabilirmi perfettamente in salute. Andrò, se ella crede ch’io possa farlo, domani mattina per ritornare costì fra sei o sette giorni, o anche prima se si dovesse subito incominciare la prova della mia Opera; nel qual caso ella mi obbligherebbe moltissimo se me ne rendesse avvertito. Frattanto le mando la nota degli attori che mi parebbero [sic] opportuni all’esecuzione del mio Spartito, e la prego di sottometterla, secondo i patti, alla accettazione dell’Impresa.

Affiderei la parte d’Ilda, alla Sig^a Palmieri.

La parte di Margherita, alla Sig^na Corani.

La parte di Marta, alla Sig^ra Repetto.

La parte di Ruggero, al Sig^r Prudenza.

La parte di Bergh, al Sig^r Cotogni.

La parte di Velasco, al Sig^r Capponi.

La parte di Nua, al Sig^r Alessandrini.

La parte di Diego, al Sig^r Redaelli.

Mi valgo poi dell’interesse ch’ella prende per mio conto per incaricarla di fissare l’epoca in cui converrà fare la debita distribuzione delle parti sopra accennate.

Mi conservi la sua benevolenza, e mi creda

Suo devotiss.

Franco Faccio