[1 Giugno 63]

Caro Tornaghi.

 

In questo teatro c’è la consuetudine di regalare il libretto delle Opere nuove all’Orchestra e ai Coristi. Quando Gattorno me ne parlò in proposito io credetti di far calcolo sulla tua gentilezza, e m’impegnai d’aver questi libretti da distribuirsi a 110 persone. Ti prego di farmi anche questo piacere, tanto più che Impresa, Orchestra e Coristi meritano proprio ogni riguardo per l’impegno che tutti vi messero [sic] pel maggior bene della mia Opera. Stasera seconda rappresentazione, della quale ti manderò dettagliate notizie. Tante cose al Signor Tito a Giulio, e agli amici.

Tuo F. Faccio