Di casa Domenica. -

Caro Giulio!

 

Mille grazie del così sollecito e grazioso invio dei tre due biglietti e posti per domani sera alla Scala. - Spero d’essere in tempo domani sera di dar notizia dell’esito e approfitterò dell’occasione per ispecificare il Lacrymosa che non ho dimenticato nell’articolo di jeri, ma ne ho parlato forse troppo sulle generali. -Tranquillizza Tornaghi. -

Jeri ho ricevuto anche da Verdi una carta da visita coll’angolo ripiegato.

I tre anabattisti (Boito, Sala, Andreoli) sono in uno stato di parossismo non so se ridicolo o compassionevole. - Anche il brutto pettegolezzo del Bülow si riduce ad una frittata nella quale Bulow [sic] ci mise le uova ed il burro e Boito ha menata la padella. - Sai che Bulow [sic] doveva dirigere un concerto alla Società del Quartetto, ma credo che adesso non avrà voglia di farsi fischiare. - Infatti è un complesso schifoso e sono ben contento d’essere un sincero ammiratore della Messa di Verdi.

Oggi ho avuto sulle spalle Oscar Commetant [recte: Comettant]: un vero francese, un pallone pieno di vento; oggi deve tornare da me a farmi sentire la sua musica. Ma se Dio vuole Martedì se ne torna a Parigi. -

Oh! a proposito di Parigi mi viene un’idea. Non sarebbe bene, anche per ricambio di cortesia alla stampa Francese, che qualche rappresentante del giornalismo italiano si recasse ad assistere alla rappresentazione del 4 giugno all’Opéra comique[?]

Io ci andrei volentieri e per le pure spese di viaggio e di soggiorno di una settimana. Potrei così rappresentare la Gazzetta Musicale e la Perseveranza. -

Helouard e Marcello mi invitarono a venire e mi dissero che le strade ferrate francesi danno il biglietto gratis d’andata e ritorno. - Potresti scriverne all’Escudier. - Pensaci e se risolvi per il sì, sono sempre pronto a partire. - Ne parlerò anche alla Perseveranza: ma so che di fondi non può disporre. In somma vedi di combinare questa faccenda. Bondì.

Credimi il tuo aff.

F. Filippi

Sai che c’è qui il maestro Tessarin, altro energumeno.