Date: 17/12/1881



Place: Bruxelles, Belgio

ID: LLET007198




Bruxelles 17 Xbre 1881 Sabato

Hotel del la Poste

 

Caro Giulio! Sono arrivato jeri sera a Bruxelles e vidi subito, a cena, Massenet, Calabresi, Hartmann e tutti quanti. Sono in un albergo di 1° ordine vicino al teatro insieme a tutta la baracca musicale e giornalistica. Della musica non ho sentito dire che mirabilia e l’aspettazione è immensa. Da Parigi viene toute la presse, ed anche il ministro des beaux Arts Antonino Proust. I Bruxellesi anzi sono in collera perché dicono che i posti sono stati tutti accaparati [sic] per la gente che viene dal di fuori.

Stasera c’è l’ultima prova generale ma pare che non ci saranno né costumi né scene in ordine; si vede proprio che tutto il mondo è paese. Gli artisti non canteranno e nemmeno i cori, perché sono stanchi e vogliono mantenersi freschi per Lunedì sera. Domattina ti scriverò una riga sulle mie impressioni. Scriverò anche alla Perseveranza una lettera di preliminari sul Libretto e sulla messa in scena ma senza entrare in merito sulla musica. Sai che al Concerto Broustet si diede l’altra sera la Messa di Verdi, un gran successo a Parigi. Io non sapeva niente della proibizione di Verdi, il quale mandò due dispacci in questo senso, ma jeri in viaggio me ne ha parlato molto Reyer del Journal des Debats [sic] il quale è ammiratore di Verdi. Credo che Muzio non ci abbia messo la dovuta misura, e il fatto sta che la cosa ha molto irritato gli animi, quasi fosse non l’esercizio di un diritto ma di un dispetto en haine de la France! Reyer dice che Broustet era nel suo diritto commerciale di dare la Messa, avendo acquistato regolarmente questo diritto dall’editore Francese ma che per riguardo a Verdi avrebbe cambiato gli artisti che non fossero idonei e ceduto anche la bacchetta a Muzio: il quale invece insistette sulla proibizione assoluta, e mise in moto del papier timbré. Del resto chi sa poi come sono veramente le cose ed il meglio è di non parlarne, né io ne parlerò nelle mie lettere. Dunque resta inteso che manderò il dispaccio alla Perseveranza a mezzo lo spettacolo: se per caso non arrivasse in tempo per pubblicarlo e che tu non lo vegga stampato, allora puoi mandare alla Perseveranza dopo mezzogiorno di Martedì e fartene dare una copia. Telegraferò anche a te Martedì mattina. Se non arriverà nessun dispaccio, vorrà dire che la 1.a rappr.e è rimandata, cosa che mi seccherebbe moltissimo. Il tuo Noel [sic] al pranzo della Polenta fece fanatismo. L’abbiamo suonato io ed Esposito e ci è riuscito divinamente. Gran successo anche la spatola di Boito che ho declamato io a tavola. Ne scriverò alla tua Gazzetta . Nella Perseveranza parlerà Caproni del pranzo della polenta, perché è affar suo, e guai a me se gli vogassi sul remo: piglierebbe un gran cappello. Bondì. Tanti saluti alla famiglia e a te dal tuo aff.

F. Filippi

Transcription by Giovanni Vigliar

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 2
Size 132 X 101 mm

Letter name LLET007198