Date: 2/10/1884



Place: Bologna

ID: LLET007218




Bologna 2 Ottobre 1884
Albergo d’Italia
Caro Giulio: mi rincresce tanto che tu non sia qui e specialmente che tu non abbia assistito alla prova generale. A me l’opera di Mancinelli fece una grande impressione specialmente il 1° e l’ultimo atto. Anzi ti dirò che il terzo atto è proprio una rivelazione nuova come colore e come potenza drammatica. Se il pubblico non scatta, specialmente al duetto fra baritono e basso, io non mi fiderò di nessuna mia impressione ma deve piacere ed anzi siccome l’atto è tutto un quadro completo temo che gli applausi lo guastino interrompendolo. Del resto potrebbe anche darsi che l’opera non piacesse, quantunque ci siano effetti teatrali, frasi spiccate [?] ed anche delle novità. Un po’ di pericolo c’è nel 2° atto, colpa del libretto che il più sconclusionato non si può immaginare. Nel 3° invece dove le situazioni sono stupende e nuove anche la musica corrisponde. Del resto se Mancinelli volesse ascoltarmi di praticare qualche taglio, si eviterebbero un paio di scogli. Ma dite agli autori di tagliare ché vi rispondono picche; si taglierebbero più volentieri gli autori dei loro figliuoli. Stupendi i ballabili, specialmente il Valzer, di nuovissimo genere. Bellissimo lo Scherzo in luogo del Galop, ma troppo sinfonico e troppo lungo. Nel 1° atto adoro la sortita di Isora colle dodici voci e il concertato e che patatrac se subito dopo finito questo pezzo calasse la tela.
Sono proprio dispiaciuto che tu non sia venuto. E’ vero che hai la tua cara Ginetta indisposta? Spero di no e preferisco quasi che la tua invisibilità sia effetto di pigrizia o di malumore. Quanto a ciò che mi dici nel tuo dispaccio, sarà meglio che il telegramma te lo mandi domattina perché stasera finirò a mezzanotte od anche dopo e non sono nemmeno sicuro di essere in tempo per la Perseveranza, alla quale lo manderò con precedenza. Domattina poi bisogna che mi alzi prestissimo per scrivere l’Appendice per la Perseveranza che deve uscire sabato mattina, essendo mio desiderio d’essere il primo a parlare di proposito, sul serio, dell’Isora. Spero di finirla per mezzogiorno e sono già d’accordo con Landriani [direttore della Perseveranza] che arrivando a Milano la consegno in stamperia e alla sera la correggo. Ti farò volentieri un carteggio ma non posso prima di sabato mattina prima di mezzogiorno: sarai in tempo, spero, di pubblicarlo ritardando magari di 24 ore la pubblicazione della Gazz.a. Ti scrivo per avvertirtene. Mandami a casa mia a Milano un rigo di istruzione per potermi regolare. Oggi si aspetta molta gente e spero che qualcheduno di casa Ricordi ci sarà. Sciao [sic], a rivederci e sempre
Tuo aff.
Filippi
Virginia Ferni e Broggi immensi. Bene anche gli altri, ma il tenore alla prova non ha cantato.
Transcription by Giovanni Vigliar
Named people
Luigi Mancinelli

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 210 X 135 mm

Letter name LLET007218