Date: 12/1917



Place: s.l.

ID: LLET007556




Carissimo ed illustre commendatore leggo sul Giornale d’Italia una notizia che dolorosamente mi sorprende: “Tito Ricordi lascia la sua azienda”. Ella deve permettermi e di esprimere i miei più caldi voti che la notizia sia falsa, e di esprimere il più vivo dolore se la notizia fosse – come non voglio ancora credere – vera. Ella potrà dire che tutto ciò non mi riguarda, ma dal...contatto di quella notizia col mio intimo io sprizza la necessità di esprimerLe i miei sentimenti e ritengo che una persona libera e ribelle ad ogni piaggeria i propri sentimenti debba sempre manifestarli piacciano o spiacciano sieno o no in poco conto tenuti. Caro commendatore, è vero che solo da poco tempo ho con Lei relazioni artistiche e relazioni di affari e di cordialità ma quel poco tempo è pur bastato e a far rapidamente dileguare le prevenzioni dei poveri diavoli contro questo “Ivan il terribile” degli editori e a farmi convinto che il giorno in cui Ella dovesse lasciare la casa sarebbe una vera sventura per la nostra arte che io modestissimamente coltivo ma che amo di molto. Osservazione questa ultima, e convinzione nata in me dal sentire con quanto piacere e quanta volontà io lavori per Lei e con Lei. Chi questo capisce e apprezza deve sentirsi a Lei fortemente legato chi non lo capisce fugga e tiri fuori l’Ivan il Terribile; ma vi è da ricercare se da una parte vi sia realmente Ivan o se piuttosto dall’altra non vi sia un imbecille...Lasciamola lì.

Scusi commendatore questo piccolo sfogo che non vorrei Ella tacciasse di inopportunità ma che in ogni modo ha il merito della sincerità.

E ora agli affari.

Ho spedito il I atto di Lisistrata rifatto al De Sabata pregandolo (il De Sabata) a venir da Lei per sentire se l’atto è di sua soddisfazione.

A me pare che l’azione cominciata con la scena del comizio donne – e la scena fra uomini e donne queste ultime affacciantesi alle mura e dialoganti coi mariti – il duetto finale svolgentesi metà a distanza, su e giù metà in scena, a me pare – ripeto –  che tutto questo avvantaggi moltissimo l’atto. Anche la forma mi par più degna. Ritengo però possa tagliarsi ancora nella Ia scena; ma Le dirò: volendo affrontare la satira di un comizio di donne, il comizio porterebbe via un atto e dovrebbe essere uno spirito di battute e le battute nell’opera lirica raramente afferrano.  Solamente ho lasciato – modificandone l’azione – il Commissario. È una macchietta aristofanesca che, tolta, creava imbarazzi e ripensandoci su, non mi è sembrato opportuno toglierla. Dopo le prime scene ferme e calme quella semplice fuga di arcieri oltre la collina inseguiti dalle vecchie non credo possa turbare ma costituire una ... macchia di movimento di cui l’atto in quel momento forse ha bisogno. In ogni modo guardi e mi faccia dire dal De Sabata – La prego – le Sue impressioni.

Il IIo atto è finito. Sono dietro al IIIo. Domani Le manderò Belzebù trama. E ai primi gennaio profittando di poter utilizzare i miei biglietti ferroviari di giornalista conto venire a Milano a portarLe tutto. La chiamata non avverrà prima di metà gennaio.

Le ultime notizie del Pecori sono in data 3 dicembre; e non parla che della calma gravida di grande tempesta. Ne aspetto fresche e gliele comunicherò.

E non la tedierò di più. Affettuosi ossequi

 

suo

Forzano

Xbre 917

 

P.S. Attendo notizie Clausetti-Canadà

Transcription by Stella de Sabata
Named people
Victor de Sabata


Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 2
Size 275 X 220 mm

Letter name LLET007556