Firenze 20/1/23

Ill^mi  Signori G. Ricordi e C.

Milano

Mentre vi accuso ricevuta del mio avere per il secondo semestre 1922, vi ringrazio per la spedizione del relativo cheque come pure per il vostro gentile telegramma relativo all'esito del Colombo alla Scala.

Aspetto sempre le bozze di stampa del nuovo Atto necessitando come già ebbi occasione di scrivervi aggiungere le indicazioni del metronomo che mancano nella partitura, e ciò in causa della inutile fretta in cui ho dovuto compierla.

Sono completamente allo scuro sugli esecutori dell'opera a Roma. Per la parte di Isabella per il nuovo duettò del 3° Atto ci vuole una artista che sia ben provvista di mezzi vocali.

Vi sarò grato se mi potrete informare in proposito e dirmi pure quando il Colombo dovrebbe andare in scena al Costanzi perché credo che sarebbe bene che io assistessi alle ultime prove.

In attesa di vostro gentile riscontro vi saluto distintamente

Devot^mo

AFranchetti

P.S. Secondo quanto ho letto nei giornali, l'esecuzione del Colombo per quanto riguarda la direzione, lasciava molto da desiderare. Ben poco ci ha mancato [sic] che la mia triste previsione si avverasse del tutto.

Credo che a Roma si farà l’Atto nuovo, quel terzo Atto [****] ha distrutto [****]