Mercoledì. 21/6 - 71

 

Pregiatissimo Sigr Giulio:

 

Jeri le ho spedito una ventina di cartelle pel fascicolo X° della Rivista Minima, suggerendo che il fascicolo IX fosse uscito colla Novella Daniel Nabaam, come si era fissato. Stamane mi giunse la Gazzetta Musicale e vidi con somma sorpresa che il nono fascicolo non è uscito. Ancora una volta ella sconcerta i miei piani. S'ella conoscesse un po' il mio temperamento non mi tratterebbe così. Io ho bisogno di essere eccitato – ella fa tutto il possibile per deprimermi. Così dopo essermi accinto di buona lena a preparare i materiali pel fascicolo di domenica prossima, non avendo visto la novella, mi son cascate le braccia e ho perduto la voglia di andar innanzi. Sono un originale fatto così …. Non posso scrivere se non quando c'è proprio necessità ch'io scriva …. E fin quando non sarà pubblicata quella maledettissima novella, la mia inerzia istintiva mi susurrerà [sic] sempre all'orecchio: non serve dar di mano alla penna!. Me lo faccia dunque il sacrifizio – scarichi una buona volta nella Rivista quei materiali che da un pezzo stanno là in magazzeno ad ammuffire … poi vedrà. Non le venga in mente di farmi ora un fascicolo con mezza novella e colle quattro lettere che jeri le ho spedite. La novella deve stare da se in un fascicolo, e non può essere interrotta. Dunque siamo intesi: la Novella.

Mi piacquero i suoi versi sulla Società del Quartetto. Cosa dirà il povero Edwart? Come vedrà nella Rivista ho indirizzato quattro parole anche a lui. Chi sa che quelle mie parole non lo inducano a strazzarsi i testicoli di moto proprio!

Aggradisca i miei più cordiali saluti e mi creda

Di Lei dev.

A Ghislanzoni