Date: 13/11/1873



Place: s.l.

ID: LLET008006




Pregiatissimo Sig.Giulio: Novembre 73
 
Se i versi che le mando, fossero rimasti uno o due giorni ancora in mie mani, avrei levata qualche scabrezza. È ciò che farò mentre Ponchielli andrà musicandoli.
Ritengo però ancora per ventiquattro ore le ultimissime strofe, vale a dire il buonissimo finale dell'opera – voglio farlo, se mi riesce in due modi – il maestro potrà scegliere ciò che meglio gli converrà. Frattanto, sui versi che ora spedisco, c'è da lavorare . . . per ventiquattro ore! -
Rispondendo ad alcune parole alquanto dure del suo ultimo telegramma, le dirò che le mie lentezze nel compiere i Lituani derivarono soltanto dallo scrupolo di fare il meglio possibile. A me parve che il sistema adottato dal Verdi nello scrivere l'Aida potesse convenire anche al Ponchielli, il quale sulle prime parve accettarlo. La materia da musicare non mancò mai – e Ponchielli ha torto, mille volte torto, se pretende scaricare su me la responsabilità delle sue insolutezze. Ma questi signori genii della musica hanno il mondo sotto i piedi . . .
La prego di far copiare i versi e di rimandarmi gli originali. Il resto a domani. La saluto di cuore
Di Lei A Ghislanzoni
Transcription by Archivio Ricordi

Named works
I Lituani

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 298 X 198 mm

Letter name LLET008006