2 - 1892
Caro Sig.Giulio:
Mi affligge la morte della Signora Brivio, e immagino quanto Lei e l'ottima signora Giuditta saranno costernati.
Si vive per veder morire i nostri cari. Ma vi è forse uno spettacolo ancora più doloroso, ed è quello di vederli soffrire senza tregua. Io sono quì, in presenza di una moglie immobilizzata dalla paralisi e ormai divenuta scema. Occorrono tre persone per servirla e tenerla pulita; e quanto soffre la disgraziata! Non credevo che una creatura umana potesse ridursi così!
Le manderò un saggio de' miei Dialoghi dei morti = Fra Rossini e Ponchielli. Forse potrà andare per la Gazzetta.
Si guardi dall'influenza e da tutti i malanni
Dev suo amico
A Ghislanzoni