[Torino] 23 genn. 1914.

Caro Commendatore - ho tenuto oggi la prima prova con l'intera compagnia di Francesca e l'impressione avuta dal suo complesso è ottima. Mancavano due artisti che arriveranno lunedi da Genova: l'Adonella e il Ser Toldo. È da augurarsi che arrivino con le parti studiate per non far perdere del tempo. Oggi ho provato i primi tre atti: gli artisti sono abbastanza sicuri della musica ma dovrò lavorarli però, per ciò che riguarda le intenzioni artistiche. Ma questo è il meno; il più importante è che tutti sono a posto come voce e figura. Le voci tanto delle donne che dei maschi sono fresche e facili. Dopo aver provato i comprimarî ho voluto sentire Crimi che mi ha cantato il 2^o e 3^o atto di Francesca a memoria. Non c'è che dire: ha una magnifica voce, facile, estesa e calda. Sarà un ottimo Paolo e come tale farà dimenticare, io credo, l'impressione piuttosto fredda che ha lasciato nel pubblico torinese cantando Gioconda. L'orchestra ha provato oggi mezzo primo atto e il finale con la Viola pomposa sul palcoscenico. Lasciate, caro Commendatore, che mi ral[l]egri con me stesso per la chiarezza della partitura. Riconosco di aver fatto un bel progresso e voi stesso lo constaterete francamente quando sentirete l'istrumentale di Francesca. Il finale 1^o sarà di grande effetto quando il suonatore di pomposa sarà più franco e l'orchestra più sicura, in modo da ottenere quella vaga nube di sfondo che io ho ideato in quel punto dell'opera.-

Non so se per lunedì tutti gli artisti saranno pronti; attendete in ogni modo per partire un mio telegramma.

La Tarquini è arrivata oggi e vi saluta.

Crimi vi prega di dare al suo agente Lusardi<,> tutte le indicazioni necessarie per il basso vestiario.

Vi scriverò presto ancora per dirvi dettagliatamente i progressi della compagnia.

Tante cose alla vostra famiglia e specialmente a donna Giuditta alla quale invio pure tanti augurî.

Una stretta di mano affettuosa dal vostro

aff^mo Zandonai