Bahia 24 – 8 - 95
Mio caro Giulio,
Dalla primavera scorsa ho lasciato Milano per un giro di concerti al Brazile; concerti, ben inteso, per concertare la tasca sconcertata.
Ora, mentre mi preparavo per seguir viaggio fino a Buenos Ayres, mi capita la notizia della chiamata sotto le armi del mio Carletto, malato!
Il mio ragazzo, si sa, è nato a Milano, ma fu tosto registrato al Consolato brasiliano come brasiliano.
Il Ministro della Guerra italiano però non ne vuol sapere, ne riconosce alcuna dichiarazione consolare.
L’incidente sembra si faccia serio; per cui se il Governo brasiliano non vorrà intervenire per dispensare il mio Carletto, allora Dio sa come andrà a finire.
Carletto non può fare il soldato ne in Italia ne al Brazile, perché è malato seriamente...
Che Iddio ci ajuti!
Dunque forse presto sarò di ritorno in Italia.
Ciao, accetta un cordiale saluto, anche per il nostro caro Tornaghi. Credimi sempre amico tuo
Gomes