Egregio Signor Giulio

Mi appaga quanto Ella mi scrive, e non oppongo parola.

Ora si pensi ai maestri; e vogliamo che siano non solo valenti, ma simpatici al nostro illustre Verdi, a Lei ed a me. Porremo la testa insieme così per questo argomento come per la edizione, la quale, parmi, dovrà riuscire cosa al tutto nuova. Se dimani (Lunedì) Ella non fosse impedito, verrei fra le due e le tre pom.ne a casa sua; e riterrò che non lo sia se non ricevo un suo rigo. Le stringo con affetto la mano.

 

Suo devot.mo

Andrea Maffei

Domenica