Parma 21. 5.1922

Albergo Croce Bianca

Caro Commendatore.

Sono molto lieto di avere combinato per la pubblicazione delle mie due opere (impressioni dal vero (IIIa parte) e quattro sonetti del Burchiello) e mi metto subito al lavoro per liberarla dai nodi intricatissimi che le aveva paralizzate, quando speravo poter liberare le mie Pause del Silenzio.

La ringrazio di ciò ch’ella ha fatto per me e sono felicissimo di pensare che Casa Ricordi mi apre, almeno in parte, le sue porte.

Questa lettera glie la recapiterà un giovane musicista, Mario Labroca, allievo mio e di Respighi. Scrivo anche al Commendatore Clausetti, raccomandandolo in modo speciale, e spero ella pure lo considererà come un mio amico e lo aiuterà. Egli ha alcuni bellissimi pezzi per pianoforte e poi, abitando Milano, ella potrebbe pure aiutarlo in qualche modo. Le assicuro che ne vale la pena.

La ringrazio anche per questo e la saluto cordialmente

 

Suo devmo

G. Francesco Malipiero