Gentilissimo Commendatore.
Ella conosce il Maestro di Canto Arrigoni che da Bologna si è trasferito a Fiume? A Fiume gli affari gli vanno male. È un disastro. Ora è vacante il posto di agente della Società Italiana degli autori. Egli scrive disperato e afferma che soltanto se ha questo posto può vivere. Può ella, che fa parte del Consiglio della Società degli autori, aiutarlo onde ottenere il posto?
Credo che ella conosca l’Arrigoni. È persona colta e superonestissima. Dunque credo che il posto gli starebbe bene assai. Scusi la noia, ma non ho potuto rifiutare di scriverle data la situazione dell’Arrigoni.
Infiniti ringraziamenti e cordiali saluti. Presto manderò loro i tre vocalizzi.
Suo affmo
G. Francesco Malipiero.
[allegato]
Milano, 12 Novembre 1928
E./W.
Preg.mo Sig. M°. Francesco Malipiero
A S O L O
(Treviso)
Le rispondiamo per incarico del nostro Comm. Clausetti, attualmente assente da Milano.
Allo stato attuale delle cose, e cioè in periodo di epurazione del personale della Società Italiana degli Autori ed Editori, il Comm. Clausetti non ritiene opportuno fare direttamente designazioni di sorta e ciò per evidenti ragioni di opportunità e di correttezza.
Con ciò però non intende abbandonare il suo raccomandato, e La prega quindi di voler suggerire al M° Assiro Arrigoni di avanzare regolare domanda all'Ispettorato della S.I.A.E., dal quale dipende la Agenzia di Fiume, mettendo chiaramente in evidenza che il nostro Comm. Clausetti conosce il predetto M° Arrigoni ed è in grado di fornire ottime informazioni sul suo conto.
Gradisca, egregio Maestro, i sensi della nostra amicizia.