Gentilissimo Commendatore

Come le dissi mi son trovato in un imbarazzo non lieve, anche perché io sino alla grande crisi sono stato un autore alquanto ricercato dagli editori esteri, e poi perché ero riuscito a fatica a liberarmi dai miei impegni per dar loro “un'opera sinfonica” come mi avevan detto di quasi desiderare da me. Questa volta non avrei potuto ritornare dal mio editore rioffrendo quello che a fatica avevo ritirato. Ella mi disse: “spesso ella si troverà senza editore” ed io le rispondo che ciò che è accaduto coi “concerti” non si ripeterà più. Le scale di Via Berchet n° 2 non mi vedranno più, però prima di inviarle il mio biglietto di visita con “p.p.c.” vorrei ricordarle alcune cose. Il mio stupidissimo patriottismo, l'amore per la mia terra che mi inchioda in Italia dove ho tutto da perdere e nulla da guadagnare, mi hanno spinto sempre verso casa Ricordi. A loro cedetti le commedie Goldoniane disgustando l'editore francese che mi offriva il doppio (posso esibirle i documenti) nel 1929 ho fatto di tutto per entrare nella loro casa mentre l'Universal - Edition non mi voleva lasciare (se vuole metto a sua disposizione altri documenti) e infine le ho offerto “i concerti” perché si erano lagnati con me di non avere nessuna delle mie opere sinfoniche che vanno “tipo Pause del Silenzio”. Sono convinto che in America “i concerti” andranno salvo sorprese di ordine “postale”, cioè in caso di mancato invio di materiali ecc. ecc. Ora, prima del biglietto con p.p.c. vorrei dirle alcune cose e anzitutto le chieggo perdono se le esprimo idee che forse non possono interessarla. Ella mi raccontava di un elegantissimo e grossissimo catalogo che ora stanno stampando della musica sinfonica. Ebbene sono certo che il loro catalogo comprenderà anche “orchestrina” e cose simili. Creda a me questo catalogo servirà per i negozianti di musica, che potranno consultarlo “se” vogliono un'opera richiesta ecc. ecc. ma non sarà mai un mezzo di propaganda per la Musica moderna. Di tutte le opere sinfoniche da loro pubblicate, a parte i tre poemi romani di Respighi (Fontane, pini, feste) che camminano da sé e forse il concerto dell'estate di Pizzetti che Arturo Toscanini ha messo in luce e forse potrà camminare sempre di più, quali opere sinfoniche di Casa Ricordi non sono in passivo? Creda a me quando, nei paesi ove si interessano alla musica (Germania, America, Parigi, Russia) si compilano i programmi chi si ricorda di ciò che dorme nei depositi degli editori? È un continuo offrire con cataloghi, biografie, copie in omaggio ecc. ecc. degli Schott’s, dell’Universal Edition, dei Bole e Bork, Durant, Senart, Chester ecc. ecc. e allora? “Beati gli ultimi se i primi son bene educati” si dice da noi ed è qui il caso di applicare il nostro saggissimo proverbio veneto.

Già 9 anni fa le avevo proposto un piano d'azione, cioè di propaganda e glie lo offro di nuovo. Offro l'opera mia gratuitamente ma certo qualche spesa ci sarà per quanto esigua. Domenico de Paoli potrebbe essere di aiuto e avrei messo gli occhi sulla Rassegna Musicale di Gatti che per me farebbe l'impossibile. Che le pare? Vuol dire assolutamente no? Potrei conquistare anche la Revue Musicale di Prunières ed ho a mia disposizione Musical America amicissimo mio. Vogliamo collaborare? Le offro l'opera mia per la vostra bella causa e anche per la mia grande simpatia per la sua casa e per lei, gentilissimo Commendatore. Onde evitare ipocrisie le dirò sinceramente quello che avevo pensato circa la mia attività in casa Ricordi: dare ogni anno un paio di lavori (NON Teatro, salvo mutamenti desiderabili da loro) musica da camera o sinfonica e avere qualche migliaio di lire assicurati (due o tre per ora, tempi brutti) e cosi offrendo l'occasione di parlare di opere nuove, riaccendere l'interesse per quelle già stampate (cosa importantissima questa e vera).

Data la mia grande discrezione e poca venalità nessuno crederebbe che nel maggio del 1931 Casa Ricordi mi trattasse come uno dei musiconzoli mancati o come un principiante. Creda a me è bene che non si sappia del nostro contratto dei “concerti” e le assicuro che io ho sempre cantato le loro lodi. Creda a me è bene che io continui a cantarle perché appena varcato le barriere doganali godo di una fama che gli Italiani non ignorano. Nessuno potrebbe credere che Casa Ricordi mi abbia messo alla porta e nessuno deve saperlo. Di questo la prego. Venendo ai “concerti” con un nuovo procedimento farò fare le 50 copie per il Copyright e che serviranno per i direttori d'orchestra, data la chiarezza e le dimensioni.

Naturalmente la copertina e legatura la faranno loro ché io non so che cosa vogliano esteriormente. Conterò poi nella sua giustizia e mi fido dell'amico e del saggio amministratore. Dopo questo epistolone (non conto l'autografo che fra 200 anni varrà almeno una ventina di lire) che mi dirà?

Va fuori o stranier, oppure ecco la mano, collaboriamo? In attesa di sue buone notizie le invio saluti cordiali e l'assicurazione della mia sincera simpatia,

Suo devmo

G. Francesco Malipiero

Asolo (Treviso) 28 – V – 1931

 

Vorrei inviare ad alcuni direttori di Teatri Tedeschi ora entrati in rapporti d'affari con me le Tre commedie goldoniane in tedesco. Le par buona idea? Sarebbero cinque per ora. Farei le dediche.

[Nota di altra mano]

Comincia agra e finisce dolce! RV

Transcription by Simonetta La Grutta


Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 4
Size 280 X 228 mm

Letter name LLET010177