Gentilissimo amico.

Oggi una semplice cartolina con la sua firma mi annunzia che le bozze della partiturina dei Concerti sono state spedite e mi affretto a comunicarle il piacere che questa notizia mi ha procurato.

Se ella fosse qui con me mi giudicherebbe un giovinetto che promette bene (?!) ma inedito! La ragione del mio buon umore deriva dal fatto che io soffro veramente nel vedermi maltrattato da loro. Perché non trattarmi come i colleghi? Ella lo sa, sono già tre anni che le dico questo e gli editori non mi mancano. Anche il mio quartetto “Cantari alla madrigalesca” che ha avuto un sì grande successo, e che mi è stato PAGATO bene, pubblicato magnificamente ecc. ecc. deploro che non sia da loro.

Il 30.31 gennaio a Filadelfia è il 1° Febbraio a New York hanno avuto luogo le prime esecuzioni dei Concerti in America. Appena avrò notizie glie le comunicherò.

Ora ho finito il mio Concerto per violino e orchestra (non lungo grazie il cielo = 20 minuti) le assicuro che appena copiate la partitura, parte e va dallo stesso editore dei Cantari alla madrigalesca (metto a sua disposizione se vuole la lettera dell'editore) ma vorrei fosse loro. Come fare? Non mi giudichi poco “fiero” sono fierissimo anzi, ma vorrei molto far loro capire tante cose.

Dal I° Febbraio tengo un corso speciale di alta composizione al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia ed ho messo questa scuola su nuove basi. Vedrà che andrà bene. Ho molti allievi stranieri. Pubblico ora la raccolta di alcuni miei articoli e includo la famosa lettera a Casella (col mio accenno agli editori) per poter spiegare il mio pensiero e ciò in omaggio alla loro casa. Attendo notizie della salute di suo figlio che spero buone. Auguri sempre e ossequi a sua moglie. Verrò a Milano per Veretti. Una forte stretta di mano dal suo aff^mo

G. Francesco Malipiero

Asolo (Treviso) 23 – II – 1933